Mercoledì è sbarcata su Disney+ la terza serie Tv parte del Marvel Cinematic Universe: Loki.
Dando per scontato il fatto che chiunque abbia un minimo di interesse per l’argomento abbia già visto la serie, vorrei parlarne un po’, promettendo però di evitare Spoiler, come la sacra legge dell’internet prevede. Partire con lo spoilerone sarebbe un crimine peggiore di quanto Studio Aperto spoilerò il finale del libro di Harry Potter(storia vera. Conosce gente che ancora minaccia di far partire azioni legali e/o terroristiche contro la redazione. Onesto).
Prima di iniziare però un preambolo, è abbastanza chiaro che questo articolo sia più un azione di puro onanismo letterario. Aprire un sito con un argomento di tendenza, dove Google mi sparerà in 18esima pagina, difficilmente mi porterà qualche lettore. Ma credo sia anche un buon esercizio per capire che tono dare al sito e dare un po’ un’idea di quello che vorrei affrontare. In più partire da qualcosa collegato a chi ha sdonagato i nerd(sì, più di Big Bang Theory) rendendo legittimo parlare di fumetti senza dover necessariamente temere di morire illibati, mi è sembrato giusto partire con un articolo dedicato proprio a quel mondo.
Questo nonostante la serie che aspetti di più abbia un personaggio che sembri ancora legato al vecchio significato di “nerd”.
Per quanto riguarda il mio approccio alla serie, devo dire che la mia opinione su Loki è a tratti simile a quella di Leo Ortolani, creatore di Ratman, massimo esperto di Fumetti, sex simbol(almeno visti i numeri del suo instagram), che in una recensione sul suo blog riassunse così il personaggio di Loki nell’MCU. Semplice ma diretto.
E effettivamente il buon Hiddleston oltre a essere un giovine simpatico è anche un bell’uomo. Come testimoniano diversi reperti trovati sull’internet. Tra cui questo:
Ma, sorvolando su questo, c’è da dire che è uno di quei personaggi perfetti per interessare il pubblico. Cattivo che nel corso del tempo diventa buono, come avviene molto spesso nei fumetti, forse non uno che colpisca per la svolta da Villain a Hero ma comunque un personaggio che ha avuto una sua evoluzione nell’arco di cinque film.
E forse proprio quest’ultimo punto è il primo punto di debolezza del primo episodio di questa serie. Ma andiamo con ordine.
Come inizia la serie? Da Avengers Endgame. Credo tutti abbiamo visto il film oramai ma, senza grandi spoiler, per recuperare una delle gemme dell’infinito alcuni avengers viaggiano nel tempo fino ai tempi del primo Avengers e qui rubano il Tesseract. Peccato che a causa di un imprevisto il Tesseract finisca tra le mani proprio di Loki che, nel mezzo del chaos conseguente, scappa. Questa scena la rivediamo nei primi minuti. L’inedito inizia subito dopo con Loki che, dopo esser finito chissà come in Mongolia, viene arrestato dalla TVA, la Time Variance Authority.
Questa TVA è presente ovviamente anche nei fumetti ma è leggermente diversa. Se nei fumetti infatti si occupa di assicurarsi che non vengano commesse alterazioni della linea temporale all’interno del multiverso, questa TVA invece vigila su un unico universo e si assicura che non si creino altri universi. E quando nella stessa frase dicono Multiverse e Madness è chiaro il richiamo al Dottor Strange e alle dichiarazioni secondo cui Loki avrebbe avuto un posto di rilievo nel cambiare la forma dell’MCU. Dichiarazioni che mi hanno fatto venire in mente quando in Wandavision si diffusero voci sia sulla presenza di Strange che sull’ingresso nell’MCU dei Fantastici 4(ma anche del multiverso con il caro Bohner[….il quattordicenne in me ha riso tanto quando hanno svelato il nome, lo ammetto]). Quindi la fregatura creata dall’hype “a cazzimma” è dietro l’angolo.
La TVA porterà il nostro Loki nel suo mondo. In questo mondo, dove non esiste la magia*, gli verrà rivelato che si è allontanato da quello che era il suo destino(quello che abbiamo visto da Thor 2 in poi per intenderci) e ha creato, non intenzionalmente, una linea temporale e un universo alternativi diventando un “variante” e per questo deve essere giudicato e presumibilmente punito.
MA
Ma ecco che entra in gioco l’Agente della TVA Mobius M. Mobius(Owen Wilson) che, oltre ad avere un nome che va ben oltre la regola della doppia iniziale uguale di Stan Lee, tira giù uno spiegone a Loki e cerca di ingaggiarlo per catturare un altro Variante molto più pericoloso che ha ucciso già diverse squadre della TVA.
MmM è stato ingaggiato per investigare su di lui e catturarlo. Chi sia il Villanzone non lo sappiamo, ma un bambino che ha assistito a uno di questi crimini identifica il cattivo puntando a un dipinto che raffigura il diavolo. E via che si parte su un treno dei desideri che si chiama Mefisto. Wandavision we are back.
Chiunque sia questo cattivo, però, Mobius è sicuro di una cosa: Loki è l’uomo giusto per risolvere il caso.
Peccato che questo Loki sia quello post primo Avengers, destinato alla grandezza, con aspirazioni da regnante e le solite cose del BigBad che è appena stato sconfitto. Quindi come si risolve la cosa?
Beh qui arriva il primo vero problema della serie(e principalmente l’unico problema che ho avuto con questo primo episodio), per far partire la storia, per permetterci di iniziare, si sono dovuti ridurre 5 film di Sviluppo di un personaggio in circa 20 minuti. Come potete si respira aria di cose un po’ affrettate e, come ogni uomo sa, se affretti le cose al bagno finisci con le mutande umide, figuriamoci in una serie che dovrebbe “stravolgere l’MCU”. Ma forse mi sbaglio e sono io a voler trovare il pelo nell’uovo.
Anche perchè superato questo ostacolo, la serie ha diverse trovate interessanti e più di qualche spunto interessante che lascia lo spettatore ansioso di vedere il prossimo episodio, c’è.
Non un’inizio abbomba, ma certo anche Wandavision era partito lento, i presupposti sono migliori di Captain&Soldier quindi personalmente sono completamente on board, ho tolto entrambi i piedi dalla banchina e sono pronto a farmi queste 5 settimane di congetture e riflessioni su questa nuova serie Disney+.
Voi? Che ne pensate? Vale la pena? Siete già a mare e al Mephisto anche Loki?
*visibile solo evidenziandolo, un piccolo spoiler legato alla magia nel territorio della TVA
Non funzionando la magia, anche il Tesseract e le Gemme dell’infinito sono inutilizzabili. Questo viene messo in risalto dove le gemme dell’infinito, provenienti da diversi “varianti” siano usati come banali soprammobili. Ma la cosa più interessante è che, nella scena in cui sono mostrate le gemme sembra che il numero maggiore di gemme presenti lì siano quelle del tempo. Un bel dettaglio a parer mio.
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